venerdì 8 aprile 2016

Le quote rosa che fanno tremare la SVP altoatesina: quando le donne rompono gli equilibri politici (maggio 2013)



(articolo scritto per l’associazione Aspettare Stanca) 

La composizione delle liste per le prossime elezioni di autunno per la provincia autonoma di Bolzano fa tremare il principale partito altoatesino, il SudtirolVolksPartei.  Succede che con la nuova legge elettorale approvata lo scorso gennaio si stabilisce che in ogni lista nessuno dei due generi potrà essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati.

Nel caso in cui una lista comprenda uno dei due generi in una misura superiore ai 2/3, verranno cancellati dalla lista i nominativi dei candidati appartenenti al genere sovra rappresentato, a partire dall’ultimo candidato  di detto genere.

Succede altrettanto a sorpresa che nelle primarie dello scorso 21 aprile i risultati siano tutt’altro che rosa e solo quattro donne riescono a conquistare un posto fisso in lista. Ma su 35 candidati di cui si deve comporre la lista, un terzo corrisponde a 12 donne e quindi il partito si trova ora costretto a nominare tra le candidature assegnate alla segreteria di partito 8 candidati in rosa, con il rischio di escludere dei big eccellenti, ovviamente tutti uomini.

Come funziona la selezione delle candidature nel SVP? Sui 35 candidati, 23 vengono scelte dai cosiddetti “Bezirke”, ovvero le circoscrizioni, ovvero ripartizioni territoriali del partito. Le restanti sono candidature blindate: primo posto in lista per il vincitore delle primarie, secondo posto al segretario e il terzo posto il candidato della minoranza linguistica ladina.
Poi per statuto di partito ci sono due candidature assegnate ai giovani. Inoltre il Segretario ha in mano la possibilità di scegliere 8 suoi candidati, che solitamente sono riservati ai big o ai dirigenti di partito che sono sconfitti dalla prova popolare delle primarie e servono di fatto a mantenere saldo il bilancino tra le correnti di partito.

Ma visto che attualmente le donne che hanno una candidatura sicura determinata dal risultato elettorale delle primarie svolte in 4 circoscrizioni, per arrivare alla quota di 12 candidati il segretario dovrebbe lasciare n panchina molti suoi colleghi uomini e puntare su tutte candidature femminile.
Nelle altre circoscrizioni in cui non si è deciso di svolgere le primarie le liste proposte che dovranno poi essere votate dalla direzione del partito presentano pochissime donne. Il SVP che è il partito che ha voluto e approvato la nuova legge elettorale della provincia autonoma di Bolzano adesso di trova di fatto a fare i conti, con un suo stesso provvedimento che mette in subbuglio le stanze di partito che di fatto per ammissione dei stessi dirigenti non ha saputo considerare una diversa soluzione di selezione delle candidature per garantire al tempo stesso la presenza femminile e gli equilibri di partito.

Francesca Ragno

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